mercoledì 5 ottobre 2011

Rainbow - un arco con tanti colori

Rainbow.
Un arco con tanti colori. Il giallo è proprio una bellezza. Vi dedichiamo questo arcobaleno visto dal nostro campo di tiro mestrino. Non spaventatevi per i cartelloni pubblicitari: sono molto meglio visti dalla strada.
Grande Alberto! Hai colto lo spirito giusto dei colori. Eccellente raggruppamento.

lunedì 12 settembre 2011

1° TROFEO "AL VECIO PIAVE" - Tutti sulla stessa linea di tiro

Ancora tutti sulla stessa linea di tiro.
Ricordate quando vi chiedo di sorridere mentre tirate con l'arco? I migliori tiri vengono con il vuoto mentale. Per chi non riesce proprio a lasciare i problemi per un momento, suggerisco di sorridere. L'espressione serena sul volto di un arciere è contagiosa. Dopo un po' vedrete che tutti staranno meglio e miglioreranno i risultati. Se ciò non avviene, provate a pensare alla grigliata che vi aspetta alla fine dei tiri. Forse vale la pena ridimensionare gli obiettivi alla prossima portata ...
A presto.
Yomiro

Le foto sul blog degli Arcieri Mestrini Conte di Carmagnola.

giovedì 4 agosto 2011

Alberto e "El Fuser"


Alberto C'è!
Un sorriso e una Sua parola gentile ha unito la Compagnia di arcieri in questa calda estate. Così è terminato il corso di tiro. Riprenderemo le lezioni a fine agosto. Bravo Alberto, bella volee.


giovedì 14 luglio 2011

RIEVOCAZIONE STORICA

Addì 13.07.2013,
sono passate alcune estati sotto il sole e sotto la pioggia. Rievochiamo i bei tempi andati. Ora siamo tutti sotto la stessa bandiera sportiva, sulla stessa linea di tiro. Dal primo "palio" in poi le nostre Compagnie si sono rinsaldate. Siamo più numerosi e più forti e le Scuole di tiro sono rinomate. La costituzione del Centro di Avviamento allo Sport per il Tiro con l'Arco a Mestre, sta dando i dolci frutti di un lavoro condiviso. La riconoscenza degli organizzatori dei centri estivi di Parrocchie, Scout e Comuni, è la moneta di soddisfazione che spenderemo per migliorarci. Anche il Trofeo Pinocchio per i Giochi della Gioventù, è diventato un appuntamento che i nostri giovani non mancano. Le scuole ci invitano per preparare i loro studenti e professori. La loro presenza ai campionati nazionali è un punto d'orgoglio che si è ripetuto nel tempo. Numerose sono le manifestazioni che ci vedono insieme per la divulgazione del nostro amato sport. "Tiro con l'Arco" - siamo fieri di essere competitivi - l'uno contro l'altro. "Ma se qualcuno s'attarda, lo aspettiamo". Uniti sulla stessa linea di tiro.
"A proposito, qualcuno ha visto dove sono finiti i teloni e i ferri dei gazebo?"...

Campo di tiro arcieri mestrini

Manifestazione storica ad Este

venerdì 24 giugno 2011

Paradosso dell'arciere

Il comportamento dell'arco visto nel post precedente ci ha incuriosito. Su richiesta dei nostri allievi e colleghi arcieri, suggeriamo la visione di questi test tecnici prima di iniziare l'approfondimento della messa a punto del berger nell'arco ricurvo.
Presto quindi affronteremo un altro gradino per la messa a punto del nostro arco. Cosa scegliere e come usare il "bottone" anche durante le competizioni...




Poi divertitevi con quest'altro filmato!
http://www.youtube.com/watch?v=IQiiGyayP1s&feature=youtu.be

lunedì 13 giugno 2011

Una strana corda - Gara degli Arcieri Mestrini 12.06.2011

Durante la gara svoltasi tra gli arcieri di Mestre dell'Accademia e Conte di Carmagnola, ho potuto scattare questa foto a Franco Frattina. Come noterete la corda sembra molto "molle". In verità non è così. Si tratta di un fenomeno normale che il nostro occhio non percepisce ma il nostro braccio dell'arco sì. Una buona messa a punto del tiller ed una stabilizzazione efficace può ridurre tale fenomeno, non certamente eliminarlo.
Impeccabile la posizione dell'arciere: tale che non gli necessita di parabraccio.
Per saperne di più sulla gara visitate i seguenti siti:

venerdì 1 aprile 2011

SU QUANTI "ORI" POSSIAMO CONTARE...


Cercate fra questi la vostra Compagnia

Un allenamento per chi non ha molto tempo per applicarsi alla disciplina del tiro con l'arco è rappresentato dalla "conta" degli ori. Ovvero quanti dieci facciamo in una sessione di 5 o 10 volee.
Apparentemente semplice la cosa nasce dalla necessità di migliorare la qualità per sopperire la mancanza di quantità. (Cfr. "L'Arciere Eretico" - Vittorio e Michele Frangilli, 2005). Poco tempo e quindi poche frecce ma buone.

Gli errori in questo tipo di allenamento ci interessano poco, cureremo soprattutto i "difetti". Come abbiamo già fatto notare in un precedente post: quando chiediamo poco da noi stessi, avremo ancora meno! Accontentarsi di prendere il nove significa cercare un obiettivo "imperfetto". Una freccia che "si tira" da sè, senza fatica, dà una piacevole senzazione durante tutta l'azione ed è una freccia sul dieci.
Un brutto tiro che colpisce il tre in gara può essere la cura! Ci risvegliamo e reagiamo con la consapevolezza di saper fare di meglio! Pensiamo quindi al tiro e non al risultato, di consegunza miglioriamo il punteggio. Una serie di dieci dopo una freccia sbagliata dimostra carattere, migliora l'autostima e ci permette di continuare a competere. Alimentare lo spirito competitivo migliora il punteggio di tutti i partecipanti alla gara. L'ottimismo e il pessimismo sono entrambi contagiosi. Se miglioreremo la nostra "performance" durante la gara, ritrovando il dieci, riceveremo gratitudine anche dagli altri concorrenti che "ricorderanno" il motivo per cui sono venuti a tirare. Lo stimolo al miglioramento è quindi anch'esso contagioso.

Gli esercizi proposti (giochi-test) fanno emergere soprattutto i difetti di postura. L'ideale sarebbe il Caccia-campagna Hunter & Fild (12+12). Ma di questo parleremo dopo che avremo visto il viedo-corso di Botto nei prossimi giorni.
IL TIRO INTERFERITO
Per l'esercizio allora potete utilizzare bersagli tripli (posti in verticale, orizzontale od obliquo) oppure i Las Vegas. Eseguito a coppie diventa estremamente competitivo: un arciere si alterna all'altro nel dichiarare in quale spot dovranno entrambi tirare. Si contano solo i nove e i dieci. Se volete aumentare il divertimento, potete richiedere di prendere anche solo l'otto o il sette di un particolare spot...

IL TIRO GOLF
Anche gli spot adesivi - solo nove e dieci - disposti su un foglio di carta da pacchi (bianca) in diverse posizioni, numerati secondo il "percorso golf" - per esempio nove buche - possono risultare efficaci e divertenti.
Alla fine misurerete "l'handicap" .

Lo scopo dei "giochi-test" di allenamento è miglioramento dell'accuratezza del tiro prescindendolo dalla quantità delle frecce tirate. Gli errori sono inevitabili. Cureremo anche quelli limitandone la frequenza con altri esercizi più ripetitivi nei prossimi post.

Ricordate tuttavia che dobbiamo sapere su quanti ori possiamo contare!

I nostri giovani atleti possono provare alcuni divertenti giochi on line sul tiro con l'arco:
Arcery Manga (*)
Tiro con l'arco-golf medievale (*)

*link rimosso

venerdì 18 marzo 2011

La Ranking List - stimola la competizione...

Vi segnalo le Ranking list del Veneto perché possiate apprezzare i nostri campioni ma soprattutto perché, con un'altra sola gara, sarete apprezzati anche voi cari allievi.
Vi aspetto per ultimare la visione del video-corso di Clini. In fin dei conti "bastava dirlo prima".

venerdì 11 marzo 2011

Novità sul sito del Conte di Carmagnola

Esimi Colleghi,
cari allievi.
Vi invito a dare una sbirciata al sito in costruzione degli Arcieri Mestrini del Conte di Carmagnola.
Per gli iscritti: troverete il link per accedere direttamente ai vostri punteggi di gara. Alcuni nominativi sono imperfetti. Provvederemo al più presto a richiedere una correzione al sito Fitarco.
A presto.

giovedì 10 marzo 2011

BASTAVA DIRLO PRIMA

Abbiamo fatto una rappresentazione del video seminario di F. Clini sul tiro con l'arco del 2009 (Cfr. Una buona freccia in faretra) . Il risultato dell'incontro è stato ottimo: non vi pare? Bravo Paolo!
La settimana prossima continueremo la visione e metteremo in pratica i suggerimenti del Maestro Clini.

Il programma proseguirà ogni giovedì con il completamento dell'Intervento "sulla tecnica dell'arco ricurvo" di Filippo Clini, Tecnico della Squadra Nazionale Maschile Arco Olimpico e l'Intervento "sull'arco nudo" di Giorgio Botto, Tecnico della Nazionale Italiana Tiro di Campagna e 3D.
Vi riportiamo, come incoraggiamento e di augurio di un buon lavoro a tutti, anche la seguente annotazione tratta dal DVD messo a disposizione agli Istruttori Fitarco.
"I due video presentati in questo DVD sono tratti dal Seminario internazionale che la FITA ha tenuto a Roma nell'anno 2009 e che ha coinvolto l'intero staff tecnico della Nazionale Italiana. Il seminario prevede altri 6 video per un totale di almeno nove ore di registrazione, che saranno disponibili quanto prima, nel sito che la CFQ stà predisponendo."

sabato 26 febbraio 2011

FRECCIA LUNGA ARCO DEBOLE

FRECCIA LUNGA ARCO DEBOLE.
La prima cosa che ci viene insegnata è proprio questa. Ma perché è così importante? A parte le ragioni di sicurezza (una freccia lunga difficilmente può ferire la mano dell'arco se cade dal rest), secondo molti l'arciere che intenda competere dovrebbe essere concentrato solo su di se e non avere nessun dubbio sulla qualità della sua attrezzatura. Da un lato questo può essere vero, ma solo se l'arciere sa distinguere l'errore dal difetto (l'errore dell'arciere e il difetto dell'arco), dall'altro una attrezzatura perfetta non lascia scampo: l'errore è sempre dell'arciere. Ma questo non è sempre vero. Il "precetto" che vogliamo quindi introdurre è molto semplice: "arco e arciere crescono insieme" fino alla misura "perfetta" del suo allungo e alla potenza proporzionata alla sua tecnica. Maggiore è la capacità tecnica dell'arciere e maggiore sarà la potenza dell'arco che potrà controllare. Tuttavia ricordate Kisik Lee e il suo metodo di insegnamento? L'uso dell'arco scuola nell'approfondimento tecnico (anche nei campioni). Non è facile da accettare questa idea, sia per i campioni che per noi. Rispolverare il vecchio arco scuola non ci dà nessuna fiducia. Se poi aggiungiamo il tiro bilaterale (l'arciere sinistro tira da destro e viceversa), ci sembra che la cosa abbia poco senso, soprattutto in vista della prossima gara. Ma l'arco debole rafforza la tecnica dell'arciere e la mano sinistra insegna alla destra (Cfr. Manuale FITA per istruttori - primo livello). Più forte è la tecnica e più si può caricare l'arco e di conseguenza accorciare le frecce. Infatti maggiore è il "libraggio" dell'arco e minore è lo "spine" della freccia. Accorciando la freccia essa si irrigidisce. Tutto qui...
Le cose tuttavia si complicano con gli arcieri del Settore giovanile. Infatti non possiamo accorciare le frecce ed aumentare il carico dell'arco senza tenere conto della crescita fisica dell'arciere. Dobbiamo spesso cambiare arco e frecce. Un buon Armiere tuttavia può impostare una programmazione di squadra e contenere le spese di attrezzatura nel Settore giovanile. I genitori ringraziano!

domenica 20 febbraio 2011

Campionati Italiani - PADOVA 2011

Annuncio:
Non perdiamoci la possibilità di vedere i Campionati Italiani Indoor 2011 a Padova.
Chi è vicino a Padova non ha più scuse! Osservare i Campioni dal vivo è una esperienza didattica molto importante. Fiera di Padova, Padiglione 7 - giorni: 4-5-6 marzo 2011.
A presto, Mirco.

domenica 30 gennaio 2011

Sindrome da frecce di prova - sapersi allenare

Il quesito che mi è stato posto da un arciere avviato da tempo alla competizione è il seguente:
"Perchè tiro alla grande in allenamento e poi in gara faccio sempre punteggi mediocri?"
La risposta la si trova nella "Sindrome da frecce di prova!" (Cfr. Roy Matthews, John Holden. "TIRO CON L'ARCO", Editrice MEB).
Abbiamo fatto un buon allenamento per tutta la settimana. A parte qualche freccia che abbiamo opportunamente "dimenticato", il resto delle volee è stato veramente entusiasmante. Siamo pronti per affrontare la gara e iniziamo con le frecce di prova. Dieci, dieci, dieci. La prima volee è proprio meglio che in allenamento! Dieci, nove, nove. Anche la seconda non è male...
Comincia la gara: OTTO! Accidenti chi ci ha spostato il clicker! Nove di linea, nove quasi dieci. Il resto lo lascio immaginare: ventisette di media. Forse chiuderemo a 275 la prima parte...272! La seconda parte della gara chiudiamo a 267. Bastava un nove e avremmo chiuso a 540 invece abbiamo fatto un otto con l'ultima freccia!
Se ora vi sentite a disagio è comprensibile.
Cosa è accaduto? Abbiamo fatto la gara durante le freccie di prova! In altre parole abbiamo raccolto i frutti di un appagamento di un "momento di grazia". Cosa non abbiamo invece fatto: verificato lo stato di forma della giornata, l'illuminazione del bersaglio, la posizione, il mirino, il ritmo di tiro, la respirazione, il tiro lento, il tiro veloce. Insomma non abbiamo fatto dei tiri di prova ma solo dei bellissimi tiri rilassati e appagati da un punteggio possibile ma non raggiungibile.
Analogamente applichiamo la sidrome delle freccie di prova all'allenamento. Abbiamo tirato tutta la settimana in scioltezza, rilassati e senza pressioni competitive.
Un grande Maestro di tiro con l'arco ci ha insegnato un metodo di verifica assai interessante. La scommessa tra colleghi! Lungi da me l'istigare questo genere, ma c'è del vero in ciò che dice il Maestro: "Sotto la pressione di perdere qualche cosa si sta più attenti". Infatti in gara si sta più attenti, in allenamento meno. Questo è utile per conoscere i veri limiti ma non per sviluppare le potenzialità (N.d.R.). Nel corso dello scorso anno abbiamo affrontato il tema delle frecce di prova (Corso di tiro L'arciere verso la competizione - Esercitazione parte 3: “Le frecce di prova”).
Quest'anno invece approfondiremo l'allenamento. Un allenamento di frecce di prova.
Pierre de Coubertin, oltre ad essere colui che riportò in vita le antiche olimpiadi, si impegnò nel miglioramento del sistema educativo. Parte di questo miglioramento sarebbe stato affidato all'educazione sportiva, che pensava sarebbe stata una componente importante dello sviluppo personale dei giovani. La massima a lui attribuita "L'importante è partecipare" andrebbe letta con un significato pratico: "... altrimenti chi vince che gusto ci trova a battere solo se stesso!" Da cui il necessario rispetto dei "vinti" da parte dei "vincitori". Per la maggior parte di noi lo spirito competitivo è volto solo al miglioramento del nostro punteggio personale. Questo non è male... ma vincere? Se fate buoni punteggi in allenamento, sapete tirare. Ma Vincere?
Ri-guardate Marco. Senza dubbio egli non soffre di sidrome da tiri di prova! Il suo obiettivo, come del resto quello dell'avversario, consapevole della sua anzianità, è rivolto alla consapevolezza di ciò che sta facendo: vincere.

Rev. 29.10.2017 https://www.youtube.com/watch?v=jxT72eBbPgM