domenica 18 aprile 2010

Mira nel rosso e prendi il giallo

Sono ormai passati diversi anni, più di venti, da quando un signore robusto, non troppo alto, con la barba, con l'aria affabile si avvicinò e mi disse: "Mira dentro il rosso. Non stare fermo nel giallo, galleggiaci dentro e rilascia velocemenete la freccia".
Così feci: Dieci a settanta metri!
Poi mi spiegò che era di passaggio e che mi ha visto tirare con l'arco. Si ricordò che era stato un arciere qualche tempo prima, che era stato istruttore e che aveva lasciato l'attività per motivi di lavoro.
Spesso mi capita di pensare a questo incontro e ringrazio la persona che mi diede quei suggerimenti: "Mira dentro il rosso...".
Ora, quando è necessario, suggerisco la stessa cosa ai miei colleghi arcieri e ai miei allievi.
Se tiri a 70 metri non ostinarti a tenere fisso il mirino nel giallo, sorreggilo, galleggiaci intorno, tieniti nel rosso, sgancia veloce senza strappi. Rilascia e mantieni l'allineamento.
Tieni un ritmo costante e non guardare troppo il binocolo. Se la prima freccia è andata dentro, perchè le altre non dovrebbero fare lo stesso?
Mirare nel rosso permette agli arcieri meno esperti, o agli arcieri poco in forma, di concetrarsi maggiormente nel tiro.
"Trascurare" la mira, una volta trovata la posizione, aiuta a rimanere fluidi nell'azione.
Forse avrete già sentito l'espressione: "eccesso di mira", oppure: "rimanere troppo su". Bene. Pensate che la mente non è in grado di controllare la concentrazione per non più di tre secondi. Operate con consapevolezza e concentrazione soprattutto nel momento del rilascio. Due secondi di fatica per pensare a nulla e visualizzare la vostra freccia nel centro del bersaglio. Il resto lo conoscete, lo avete gia fatto migliaia di volte. In fin dei conti: "Io miro, Tu tiri"...
Ciao, Mirco.

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