domenica 21 maggio 2017

Il buon comportamento durante le gare a squadra



L'arciere verso la competizione può tenere conto di questo interessante filmato per scoprire i buoni comportamenti durante la gara a squadre.

Nel tiro con l'arco lo stress emotivo durante gli scontri diretti gioca un ruolo importante.
Non sempre lo stress è da considerasi una fonte di guai, talvolta è un vero toccasana.

Tra due avversari chi commette un errore paga in prima persona, ma tra le squadre il componente che sbaglia aggiunge uno stress a tutta la squadra. La gestione di questo evento in modo corretto è una delle principali potenzialità delle squadre di alto rango.

Vi sottoponiamo un incontro molto interessante per capire cosa può succedere e come trasformare un errore in un punto di forza per tutta la squadra.

Lo sbaglio peggiore, si sà: è pensare di non commettere mai errori...

domenica 14 maggio 2017

Arcieri verso la competizione - come allenarsi con profitto




Come allenarsi con profitto?
Il percorso verso la competizione  per ottenere buoni risultati con volée nella "media", è cambiato. Ora è necessario ottenere il massimo da ogni singola freccia. Lo impone la modalità competitiva  dell'Olympic Round. (Cfr. Regolamento Tecnico di Tiro - Libro 2)
Il "mitico" FITA Round, 144 frecce - alle distanze: mattina 90, 70m, pomeriggio 50, 30 m - portava chiunque a privilegiare il "concetto di volée" pittosto che il "concetto di singola freccia". Uno sbaglio o due non erano poi così gravi, perfino una "M" non era una catastrofe.

Nella formula O.R. le cose sono cambiate. Il numero di frecce da tirare per la qualificazione agli scontri finali acquistano minore importanza (72 frecce o 36, a seconda dell'organizzazione, a 70m).

Esecizio di interferenza tra freccia e freccia
Questa "nuova" natura della competizione ha modificato l'approccio competitivo degli ultimi tempi. Ogni freccia ha infatti importanza rilevante, cioè il concetto di volée come "media" da "tenere" è venuto meno.

Si è dovuto quindi spostare l'attenzione su ogni singola freccia. Il "ritmo" per ottenere una buona rosata non ci aiuta, acquista invece più importanza l'attenzione sul "tempo" (timing) di esecuzione per ogni singola freccia (The best archery shots ever! - del filmato incorporato al post ).

L'articolo di Antonio Aita, Tecnico federeale emerito, dellottobre 2010, aiuta a comprendere quali siano ora i problemi per chi voglia affrontare la competizione. Infatti nella frase che riportiamo "l'importante è fare un punto più dell'avversario e non sperare che lui ne faccia uno in meno", vi è tutto il significato degli scontri diretti dell'Olympic Round.

Se un tempo l'arciere poteva "battersi per superare se stesso" potendo ignorare il punteggio conseguito dagli altri arcieri durante loa competizione, ora con l'O.R. non può proprio farlo, perchè dovrà battersi per superare l'avversario. 

Vi invitiamo ad un simpatico esercizio per l'allenamento O.R. da provare giocando contro se stessi.
Una freccia, un lancio di dadi. Poi s'inverte, un lancio di dadi e una freccia. L'emozione è cercare di battere il punto dei dadi. L' 11 e il 12 possono essere considerati nulli, oppure per una maggiore difficoltà, dare il punto 10.

L'imprevedibilità e l'interferenza causata dal gettare i dadi è un'ottima ragione per sottoporsi allo stress di cercare il massimo punteggio in ogni "rilascio".

L'esercizio è utile per migliorare anche la postura se, dovendo abbandonare la linea di tiro per riprenderla dopo ogni l'ancio di dadi, saremo costretti a superare lo stress di ritrovare la posizione di tiro.
Fare questo esercizio con un amico molto fortunato che lancia i dadi, è un vero divertimento per tutti!

Le pratiche tabelle in appendice all'articolo succitato di Aita, sono di grande utilità per esercitare l'attenzione dell'atleta su ogni singola freccia.

"Il dado è tratto" è un esercizio di interferenza che prende spunto dalle tabelle di Aita ed è rivolto agli arcieri verso la competizione.

venerdì 28 aprile 2017

RESPIRAZIONE NEL TIRO CON L'ARCO

La tecnica di respirazione descritta in un nostro precedente post sulla respirazione, è superata da quella descritta dalle righe di Don Rabska che seguiranno. Confermiamo tuttavia l'importanza della respirazione quale "chiave di volta" del tiro con l'arco per conseguire buoni risultati.

La semplificazione del gesto nel tiro con l'arco - evitando complicate pre-trazioni - ha portato anche ad una evoluzione nella tecnica di respirazione durante la fase dinamica del tiro.

La necessità di usare una respirazione diaframmatica (verso il basso con il ventre), anzichè una respirazione toracica o clavicolare (causa di noiose modifiche all'assetto dell'arciere), ha migliorato le performace di molti arcieri ottimizzando la qualità biomeccanica del gesto.

Alcune frasi di Don Rabska (Membro del Team Olimpico degli Stati Uniti - U.S. Archery Olympic Team 2008) Vedi Sistema BEST in un post precedente.

” Un buon controllo della respirazione è una componente chiave di una buona tecnica di tiro. Quando è fatta in modo esatto ed inglobata nella routine di tiro, una respirazione fatta con metodo può aiutare a regolare il tempo di tiro, a mantenere la concentrazione, ad ossigenare in modo adeguato il cervello perché pensi chiaramente; contribuisce al rilassamento del corpo, e ne mantiene la stabilità."

" Agli arcieri che tirano con arco ricurvo, l’autore raccomanda di non respirare una volta raggiunta la massima apertura. Eseguire la respirazione diaframmatica regolare prima di iniziare la sequenza di tiro. Inspirare sollevando l’arco. Nel momento in cui si comincia l’apertura, iniziare l’espirazione, ma non forzata: rilassati, lasciare che l’aria esca naturalmente dal naso. Si espirerà in questo modo, non comandato, circa 2/3 dell’aria inspirata. Dal momento in cui si inizia l’apertura dell’arco al momento del rilascio non dovranno passere più di 5 o 6 secondi."

La respirazione è un argomento in stretta correlazione con il "tempo" e il "ritmo" per l'esecuzione del gesto nel tiro con l'arco. Affrontiamolo con determinazione in allenamento, ci sarà di aiuto durante le gare per superare lo stress emotivo o il calo di motivazioni.

L'aria è un "nutrimento" al quale è impossibile rinunciare anche per brevissimi momenti. Influisce sulla qualità della vita di tutti i giorni. Influisce sulla qualità psico-fisiche del nostro corpo/mente. Affronteremo con alcuni esercizi di dinamica del respiro questo "bisogno". Nell'articolo di Don Rabska vi sono riportate delle buone basi per iniziare. Pensate sia importante?

Respirare col Diaframma la Prima Regola per Cantare.
Non vi allarmate, non vi vogliamo tutti canterini sulla linea di tiro, semplicemente rilassati e potenti!
Nella registrazione troverete utili esercizi per allenare il vostro diaframma e respirare meglio durante la fase di preparazione al tiro.



giovedì 27 aprile 2017

La Biomeccanica nel Tiro con l'Arco




La capacità e la disponibilità di tempo per arrivare al "massimo" può essere per noi un limite, tuttavia possiamo essere più competitivi migliorando la nostra efficienza con un percorso di allenamento progressivo.
L'efficienza biomeccanica nel tiro con l'arco è una evidente necessità che spesso trascuriamo in favore della potenza e il numero di frecce, quasi mai sufficiente per affrontare la prossima gara...

"Più Watt con l'assetto corretto" è uno slogan che rende chiara l'idea. Il costo metabolico può essere reso con efficacia se il "lavoro" viene ottimizzato. "Ogni atleta nel proprio sport è sempre alla ricerca del miglioramento prestativo; occorre lavorare sodo impostando il proprio trainig intorno ai cardini della performance, forza, resistenza ed efficienza del gesto atletico".
Il gesto quindi è una cosa da curare, soprattutto nel tiro con l'arco.

L'influenza biomeccanica del gesto può essere influenzata da eventi imprevisti che portano all'eccessiva attenzione di controllo sul gesto stesso. Un errore, per esempio, può influire sull'attenzione che si presta nel tirare le frecce successive; ci si concentra sul "non sbagliare" invece di fare un gesto corretto.
L'efficienza biomeccanica viene meno per "eccesso di controllo".
Viceversa, una sequenza di buoni tiri, migliora la nostra efficienza biomeccanica e libera il gesto dagli eccessi di controllo razionale. Ricorderemo quindi una bella gara, con una serie di frecce che "si son tirate da se", quindi senza fatica da parte nostra.

Un fondamentale esercizio di allenamento, a cui si rinuncia troppo spesso, è il tirare alcune frecce a breve distanza prima di cimentarsi alle distanze di gara. Questa rinuncia comporta, a nostro parere, una perdita di efficacia biomeccanica. Liberare il gesto prima di concentrarsi sulla mira, favorisce un buon allenamento.

Gli argomenti correlati alla efficienza biomeccanica sono la "respirazione" e la "back tension". Quasi tutti gli arcieri che non possono dedicare molto tempo agli allenamenti soffrono - chi più, chi meno - di "target panic". In altre parole si trovano a fare meno punti in gara che in allenamento.
Affrontremo questi argomenti con esercizi "mirati" cercando di invertire questa noiosa tendenza e fare il massimo dei punti durante le gare. Pensate sia possibile?

Vi lasciamo con questo pensiero e vi proponiamo una intervista fatta a Darrel Pace sul suo record conseguito in Giappone a Kumamoto nel 1979, di punti 1341, che superò il record di Giancarlo Ferrari  del 1977, di punti 1318.