giovedì 31 maggio 2012

PATTELLA, BERGER, MIRINO - L'investimento che dura nel tempo


"L'arciere e l'arco crescono insieme".
E' un concetto che sosteniamo da diversi lustri.
In base alle esperienze di istruzione per principianti e per arcieri che si avvicinano alle competizioni, ci siamo sempre raccomandati di crescere con l'arco. Entrare in simbiosi con l'attrezzo è di grande soddisfazione.
Rammentiamo un collega che per la sua iniziale evoluzione arcieristica usava un arco scuola preparato molto bene: stabilizzato, con mirino di sufficiente qualità, un buon berger e delle frecce giuste, gli consentiva il raggiungimento di punteggi ragguardevoli: 540/600 indoor. L'arco si ruppe e volendo evolvere, il nostro arciere acquistò un arco da competizione, delle frecce da competizione - X10, per chi se le ricorda - ma non riuscì ad eguagliare quella simbiosi iniziale nata con un arco scuola di legno.
Pattella, berger e mirino sono le prime attrezzature personali e non vanno trascurate. Se le curate vi potranno accompagnare anche nelle future evoluzioni prestazionali. L'arco si cambia, la pattella difficilmente: troppo personale.
Tuttavia considerate che nell'evoluzione arco/arciere vi è una cosa che si mette di mezzo: l'aspettativa di fare i punti. Se avete il migliore arco del mondo, ma siete ancora scarsi nel tiro, rischierete di odiarlo. Quando sbagliate è solo colpa vostra e l'arco è perfetto!
In realtà non è così.
L'arco che cresce con l'arciere e si modella; esso si plasma, asseconda l'arciere e "perdona". La messa a punto diventa più facile giorno per giorno. Si è certi della cattiva risposta dell'arco quando la preparazione dell'arciere è convincente e si distinguono gli errori dai difetti. Allora è facile intervenire sul bottone, sulle frecce, sul tiller etc. "Come grattarsi un ginocchio quando prude" (suggerimento di un violoncellista che descriveva la simbiosi col violoncello).
Un arciere impreparato non può mettere a punto un arco di un migliaio di euro. Qualcuno allora lo fa per lui. L'assetto è perfetto, la messa a punto delle frecce anche, ma la rosata non è sempre convincente. Insomma non è ancora "nostro". Non possiamo nemmeno caricarlo come vorremmo perché la fatica si fa sentire e la spalla dell'arco inizia ad alzarsi troppo spesso. Per non parlare delle frecce che diventano troppo morbide.
Se proprio volete spendere inizialmente pensate allora alla PATTELLA, IL BERGER. Il mirino forse si ribellerà sull'arco un po' modesto. Aspettate allora.

Un arciere cresce con il suo arco. Un campo di tiro cresce in "buona compagnia".
Per non dimenticare le origini.

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