venerdì 5 luglio 2013

Abbinamento Tecnico/Atleta

101 STORIE ZEN
Abbiamo affidato alle parole tratte da "101 Storie Zen" a cura di Nyogen Senzaki e Paul Reps, Adelphi, 1973, le riflessioni per un argomento assai delicato come l'istruzione e la crescita atletica nel tiro con l'arco.
La simpatica storia che vi portiamo, oltre a stimolare l'apprezzamento e la lettura di questo libro sagace e provocatorio, pone il lettore in una condizione di sospensione...

Storia n. 82. Niente esiste
Quando era un giovane studente di Zen, Yamaoka Tesshu andava sempre a trovare tutti i maestri. Andò a far visita a Dokuon di Shokoku.
Volendo mostrare la sua preparazione, disse: "La mente, Buddha e gli esseri senzienti, in fondo, non esistono. La vera natura dei fenomeni è il vuoto. Non c'è nessuna realizzazione, nessuna illusione, nessun saggio, nessuna mediocrità. Non c'è nessuno che dia e niente che si riceva".
Dokuon, che stava fumando in silenzio, non fece commenti. Tutt'a un tratto colpì Yamaoka con la sua pipa di bambù. Questo fece arrabbiare moltissimo il giovane.
"Se niente esiste," domandò Dokuon " da dove viene questa tua collera?".

Dobbiamo prendere atto. Questo nostro amato sport sta piacendo veramente a molti. I recenti successi internazionali ed olimpici hanno contribuito a far conoscere il Tiro con l'Arco e i suoi Atleti.
In questa circostanza ci sentiamo allora di dare sempre di più. Lo stimolo del CONI è presente.
Nella Circolare n.43/2013 della FITARCO si sollecita l'avvio della procedura di abbinamento Tecnico/Atleta. Ciò che nel merito si suggerisce agli allievi: fare riferimento solo ad un istruttore e ascoltate solo lui, diventa una formale procedura alla quale ogni atleta ed ogni tecnico non possono esimersi.

E' un cordiale invito a formalizzare una prassi consolidata!
A questo punto gli allievi/atleti (tutti) dovranno solo sottoscrivere il loro impegno nei confronti del loro istruttore/tecnico. Vi siete convinti?

Nella Circolare n.38/2013 invece - attinente al Regolamento Tecnici federali - si evidenzia la Nuova tabella Crediti nell'obbligo del conseguimento per gli istruttori.
Che si voglia o meno, per aumentare la qualità delle prestazioni sono necessari gli aggiornamenti. La formula dei crediti (professionali) stabilisce un regime burocratico penalizzando forse chi dello studio del tiro con l'arco si interessa come al pane quotidiano, o chi per anni ha svolto il servizio di istruttore con "eremita" dedizione.
Tuttavia, dovendo "crescere" - per mantenere stabilmente la posizione raggiunta - non possiamo rinunciare alla formalità di un numero minimo di allievi seguiti da ogni istruttore in un anno, o all'aggiornamento continuo comprovato dai crediti assegnati. Insomma non possiamo limitarci a restare semplici "maestri" di primo livello che diffondono solo il piacere del tiro con l'arco ai neofiti: dobbiamo crescere.

L'obbligatorietà dei crediti di aggiornamento può tuttavia far perdere alcune opporunità. Chi fu a suo tempo ordinato istruttore ricevette "l'iniziazione del servizio" e gli emeriti Maestri dalla storica esperienza, incalzati dall'obbligatorietà dei corsi di aggiornamento, potrebbero ritirarsi e sentirsi trascurati da questa nuova ventata del fare. C'è davvero bisogno di questo sacrificio o Loro potranno avere ancora voce in capitolo?

Ogni nuova tecnica di tiro viene sperimentata con scientifica efficacia, i rudimenti del passato sono la base dello studio delle nuove tecniche. I Manuali di tiro con l'arco si susseguono e a ragione si aggiornano. Ma dalle biblioteche di Compagnia, come dall'esperienza degli istruttori attempati, si conserva lo spessore dello storico.
Il confronto tra le diverse tecniche di tiro e di insegnamento sono sempre accomunate da un importante principio: l'interferenza.
L'atleta cerca l'equilibrio e il miglioramento dei punteggi durante l'allenamento, il tecnico interferisce e pone di nuovo un obiettivo: la consapevolezza che la strada è lunga.

Mirco Mastandrea istruttore di 1° livello e giovanili
(Yomiro Tutjiri - per non irarsi)

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