domenica 28 febbraio 2010

Recuperiamo i punti

Fare i "cinquequaranta" (540/600) indoor e i "millecentocinquanta" (1150/1440) nel Fita è un momento importante per tutti gli arcieri.
Per alcuni è il punto di arrivo, per altri quello di partenza.
Qualsiasi sia il nostro obiettivo, la consapevolezza di poter fare di più è la cosa che ci accomuna tutti.
Si possono ridurre gli errori, non evitarli.
Quello invece che faremo noi è lavorare sulle imperfezioni.
Gli otto e i sette prima o poi arrivano (quando non sono dei tre o dei quattro), di questo parleremo poco; l'unica cosa è trovare la forza di ricominciare e dopo un tre fare un dieci aiuta molto a non "buttare" la gara.
Concentreremo invece la nostra ricerca e il nostro allenamento a risolvere il problema più grave: i "nove".
Bravo!... direte voi, magari facessi tutti nove. Ecco, questo è il punto: ci si accontenta di tirare frecce imperfette purchè i punti della volee facciano come somma il fatidico "ventisette".
Bisogna lavorare a risolvere le imperfezioni, gli errori si commettono e su questo non ci piove, ma le imperfezioni sono il vero problema dei punti perduti. Ci si accontenta di un nove, poi di un otto e infine si spera di non fare meno di sette, intanto i muscoli delle spalle si contraggono, e la mano della corda strappa, il braccio dell'arco diventa pesante e il morale scende alle ginocchia. Il risultato è che i punti fatti in allenamento sono sempre più lontani.
Riprenderemo presto il discorso, nel frattempo osservate il rilascio delle due atlete della finale femminile a Nimes del 2008 che ho trovato in questo link: http://www.youtube.com/watch?v=Uvbo66hLecM
Il rilascio - finale femminile Nimes 2008



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