venerdì 22 febbraio 2013

ALLINEAMENTO - LA MAGICA FRECCIA DI YOMIRO

Si è parlato di voléemetro per stimolare l'arciere a raggruppare la rosata. La "freccia magica" è un artificio simile. Nel noto libro "Lo zen e il tiro con l'arco" di Herrigel Eugen, edito da Adelphi, l'autore descrive con simpatia il metodo zen per apprendere il tiro con l'arco: "tirare senza tirare". Il Kyudo - tiro con l'arco tradizionale giapponese - esige un rituale di preparazione molto lungo: la mente e il corpo si uniscono - tendere l'arco senza lasciare la freccia. Quindi la meditazione è la base essenziale della disciplina. Infatti il tiro - quando avverrà dopo mesi di preparazione - "si tira" (da sé), i complimenti vanno quindi  fatti alla freccia, non all'arciere! Il nostro modo di tirare è invece uno sport, dobbiamo quindi affrontarlo "sportivamente". Può essere un limite, ma è importante capirlo fin da subito. La conoscenza tuttavia è cultura ed è utile per la comprensione...

Ed eccoci arrivati alla magica freccia. Prendete una vecchia freccia - anche di legno se volete - appoggiatela sulla mano dell'arco come si appoggerebbe una stecca da biliardo: tra indice e pollice. La posizione deve simulare la mano dell'arco: nocche a 45° pollice in avanti. Tenete con la mano della corda la freccia tra le dita (infradito: indice-medio).  Tracciate visivamente una linea che unisca l'asta della freccia al gomito della corda. Fate passare questa linea ideale attraverso il polso. Si ottiene un allineamento freccia-avambraccio assai utile per innescare il processo di back tension tanto ricercato dai tiratori di compound. Nell'arco ricurvo - olimpico o nudo - l'aspetto dinamico dell'azione di trazione (corretta) si conclude con la tensione dorsale e lo scarico della "potenza" (energia) a terra. Raggiungere questo stato di rilassamento senza affaticamento è sempre auspicabile. La tecnica di allineare la freccia all'avambraccio è riconosciuta come ideale per alleggerire lo sforzo di trazione usando correttamente le leve del corpo umano. Tenere a portata di mano una freccia, anche nelle pause del lavoro, consente il mantenimento costante della forma. I muscoli così azionati mimando il tiro con l'utilizzo di una freccia, sono un esercizio davvero utile, la cosa che forse - per noi sportivi - si avvicina di più all'arte del Kyudo.

In un Seminario internazionale che la FITA ha tenuto a Roma nell'anno 2009,  Filippo Clini, Tecnico della Squadra Nazionale Maschile Arco Olimpico, ha dato una interessante dimostrazione su questo ed altri temi importati per migliorare l'approccio tecnico al Tiro con l'Arco. Su gentile richiesta degli adepti, potremo allora organizzare un'altra serata di proiezione dei filmati tratti dal seminario citato.

E se questi suggerimenti non dovessero funzionare, anche il biliardo è davvero bello!

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