giovedì 14 febbraio 2013

LA MENTE E L'ARCO - PENSA, COLPISCI


LA MENTE E L'ARCO

La parola colpisce più della freccia.
Imparare a dosare le parole trasmesse dal nostro istruttore, è una abilità da coltivare.
L'esercizio continuo della mente in ragione sul corpo.

Avrete notato come il grado di apprendimento di un neofita arciere, sia spesso inversamente proporzionale al numero di parole usate durante l'azione di tiro.

L'esercizio dell'adepto è agevolato dall'uso di poche ed evocative parole dell'istruttore. Sono segnali di appresi con dolcezza e calma, dei "mantra" per l'apprendimento che rimarranno indelebili nel bagaglio personale del promettente arciere.

Sono da bandire le forme negative: "nel tirare non fare questo ...", oppure: "no! no! non si fa così!..." e "stai sbagliando a ...", ecc. Ciò crea nella mente una forma astratta e negativa di istruzione, difficilmente gestibile dall'adepto, che si trova costretto a pensare in negativo per dare un senso positivo alla frase affaticandosi inutilmente; meglio usare forme dirette come: "... bene, ora prova a fare questo ...", "io farei questo". Dire: "pensa a questo" invece di dire "non pensare a quest'altro".

Questo preambolo, utile per introdurre il concetto di "mente e l'arco", ci permette di inoltrarci (non troppo) nell'osservazione delle "menti": la mente istintiva, quella mnemonica ed infine quella razionale.

Tralasciamo per ora gli aspetti filosofici, cognitivi e psicologici, ci concentreremo invece sugli aspetti semplicemente "meccanici" dell'uso della mente nel tiro con l'arco. La mente istintiva (rettile) permette l'esecuzione ripetitiva di una azione senza il bisogno di pensare, d'istinto appunto. La mente razionale  insegna ma non sa tirare! Se vi affidate alla ragione durante l'esecuzione del tiro non potrete mai ottenere buoni risultati. L'azione soffre, il tiro si rallenta, il corpo attende i comandi razionali che giungono tardi e la freccia si scocca faticosamente ed impura. La mente razionale sa insegnare, ma solo quello che la memoria ha registrato con l'esperienza e l'esercizio. Ed ecco che entra finalmente in campo la mente mnemonica per dare supporto emotivo nella ricerca del tiro che "si tira".

La visione delle frecce che volano e colpiscono il centro del bersaglio, il piacere del ricordo del trenta attraversa il pensiero dall'arciere prima del tiro (volée). La memoria è molto importante come supporto emotivo per perseguire dei buoni risultati. La mente razionale invece analizza tutte le fasi del tiro: la posizione, l'allineamento, i contatti e la respirazione, infine il rilascio e consegna i comandi alla mente istintiva per l'esecuzione del tiro: la freccia scocca!

Il vuoto mentale durante l'esecuzione è davvero difficile. Pensare a niente è comunque pensare a qualche cosa (Thank You Mr.Matthews). Il bagaglio personale dell'arciere di parole chiave (mantra), possono quindi essere utili.

In due parole: THINK, HIT!

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